Nel numero di Luglio del 1913, la rivista cattolica “Pro Familia”, che si proponeva “l’elevazione morale, artistica e letteraria degli italiani”, pubblicava un servizio sulla visita pastorale del vescovo Ernesto Piovella nella Barbagia di Ollolai.
Tra le tappe della visita era incluso anche il Monte Gonare dove il vescovo, come riportava il giornale, “consacrò solennemente il santuario della Vergine che vi si trova sulla cima, meta di una devozione tenera e costante dei popoli circonvicini”.
Di quella visita il giornale pubblicava anche una foto dove mons. Piovella, con lo sfondo della chiesa, appariva circondato da una moltitudine di persone, uomini e donne, tutti in costume.
Più o meno agli stessi anni risale un’altra foto scattata a Gonare. Anche in questo caso la stragrande maggioranza delle persone indossa ancora il costume, ma già si intravvedono diverse persone vestite “a sa civile”, con l’esibizione di tanto di paglietta.
La foto mi è stata fornita dal Sig. Claudio Mecacci, collezionista, che ha voluto condividere la mia passione per Orani e le sue tradizioni.
Una terza foto risalente agli anni ’40, scattata davanti alle vecchie cumbessias di Gonare, invece, immortala un momento di festa con le persone schierate in un giro di ballo sardo.
Si riconosce, con la camicia bianca al centro del ballo, tziu Angelinu Carbone, mentre la donna con la blusa chiara accanto all’uomo con camicia bianca e capello, è tzia Luisedda Chironi.
Dei due uomini anziani in cima alla fila (uno in costume e uno no), non so i nomi. So però che erano due zii di mio nonno Mereu.
E allora, visto che tra pochi giorni, il 25 marzo, a Gonare ci si va per rinnovare l’appuntamento primaverile, con la montagna e con la festa, pubblico una foto mia con i miei amici, scattata in occasione della festa del 1972. Non è una foto “antica”, e anche se se li porta bene, ha comunque quarant’anni.
Salve Angelo,escludendo te ed il primo ragazzo a destra in piedi non ricordo di aver mai visto gli altri componenti il gruppo ,ad Orani.Dico te perchè sei rimasto quasi uguale anche nella maturità,dico il ragazzo di destra perchè mi sembra di rassomigliarlo ad un mio cugino, sia per la zazzera che porta che per il modo di vestire.E’ Lorenzo Borrotzu,quello sfortunato ragazzo che nella foto sorride ignaro della sua triste sorte? un saluto Gemma.
Cara Gemma,
quello in piedi a destra è Giulio Borrotzu, figlio di zia Santinedda e fratello di Don Pietro.
Saluti
Angelino
Caro Angelo,
sai che sono contenta che quel ragazzo sia Giulio, la rassomiglianza é straordinaria(saranno parenti,entrambi portano lo stesso cognome) e mi ha tratto in inganno!
Saluti Gemma
ero proprio bello da giovane con la fluente chioma al vento
Eravamo tutti belli!! a parte il look che lasciava un po’ a desiderare.
Ciao Tonino. E’ da una vita che non ci vediamo, e nei miei rientri non ho mai avuto modo di incrociarti.
Un caro saluto e un abbraccio da Firenze.
La risposta giusta è quella di Angelino. Questa foto si trova anche a casa mia.
Saluti
Pietro Borrotzu