Orani, aprile 1956

“L’illustrazione sarda” era una rivista mensile d’attualità, economia, arte, sport e varietà che nel titolo e nei contenuti voleva emulare la ben più importante “Illustrazione italiana”.
A differenza della più blasonata “italiana”, però, mi risulta che “L’illustrazione sarda” sia nata e morta nel 1956, visto che il numero 1 venne pubblicato a febbraio di quell’anno, e il numero 7/8 (che dovrebbe essere l’ultimo uscito) nel mese di settembre.
La rivista, stampata dalla Tipografia Moderna di Sassari, era diretta da Mario Ligia e poteva contare sul contributo di numerosi collaboratori che, nei loro scritti, affrontavano argomenti di attualità e di cultura legati alla Sardegna.

Della mia collezione fanno parte i primi tre fascicoli di questa rivista e, in particolare, trovo interessante il secondo fascicolo, quello di aprile del 1956.
In questo fascicolo, infatti, a pagina 15, è pubblicato un articolo firmato da Anna Cadeddu, dal titolo “Orani”.

L’articolo, costituito da due pagine di testo, si sofferma poco sul paese descrivendo in dettaglio, invece, il Monte Gonare e le sue leggende.
L’articolo è corredato da tre foto di Valerio Manunza e da un disegno non firmato. Una delle foto, la più piccola, riproduce una vista del monte Gonare, una l’interno di un cortile, che a me sembra quello di casa Ballerini, mentre la terza foto mostra uno scorcio del corso Italia nel tratto prima di arrivare alla piazza del Convento.

Lo scatto fotografico, con una vista più o meno simile alla situazione attuale, è interessante perché appare la vecchia struttura delle case che conservano ancora gli originali balconi in legno.

Anche il disegno riguarda lo stesso tratto di strada della foto, dato che la rampa di scale è quella del vico Tharros che scende dal corso Italia, più o meno nel punto dove è stata scattata la foto precedente.

Un’altra traccia di memoria oranese da condividere, dunque, nella quale gli osservatori più attenti potranno cimentarsi nel riconoscimento delle persone che si intravvedono

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2 risposte a “Orani, aprile 1956

  1. Caro Angelino,tu come tutti quelli della tua generazione avete frequentato le classi elementari nell’attuale caseggiato,dotato di servizi igenici quasi nella norma,ma fino a metà anni 50 (io ho frequentatol la terza nel53)tutte le classi gravavano nei locali fatiscenti dell’attuale municipio e non esistevano bagni quindi,per soddisfare i propri bisogni i bambini,anche di prima elementare andavano a “Sa Pudda” (il mondezzaio del paese)passando sotto l’arco.Meno male quella zona è stata risanata e bonificata perchè a dire il vero non era molto piacevole soffermarsi a lungo!!!!!!!
    Un saluto

  2. igienici

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