Quando venne eletto Saragat

Oggi, 31 gennaio 2015, è il giorno di Sergio Mattarella, nuovo Presidente della Repubblica eletto con una larga maggioranza rispetto ai voti necessari, in una elezione che, tutto sommato, si è consumata in tempi brevi, visto che il responso positivo è giunto dopo la quarta votazione.
saragat corriereBen altra cosa rispetto alle ventuno tornate elettorali che si resero necessarie per eleggere Giuseppe Saragat nel 1964.
La politica allora era caratterizzata da una fortissima DC frammentata in numerose correnti, e che rappresentava il centro-destra, dal PCI e dal PSI, gli storici partiti di sinistra, dal PRI, PSdI e PLI , partiti minori collocati al centro, e da MSI e Monarchici all’estrema destra.
L’elezione di Saragat giunse, appunto, alla ventunesima votazione quando vennero ritirate le candidature di Nenni(PSI) e Terracini (PCI) e i voti della sinistra si riversarono sul socialdemocratico Saragat che sul suo nome fece confluire anche i voti di parte della DC.
Credo che all’elezione di Saragat siano legati i miei primi contatti con la politica e con la familiarità di certi nomi. Risale sicuramente ad allora la mia scoperta di personaggi come Fanfani, Terracini, Nenni, Saragat e quel Bucciarelli Ducci di cui tutti ci chiedevamo quale fosse il nome ignorando che fosse un doppio cognome.
Nel 1964 avevo otto anni e da noi a Orani la televisione era ancora un lusso per pochi. Le notizie si ascoltavano alla radio, tutti zitti, quando c’era il “Gazzettino” che ci informava sull’andamento delle votazioni per il nuovo capo dello Stato. L’elezione del Presidente Saragat andò tanto per le lunghe che divenne un evento dove un po’ tutti, grandi e piccoli, erano coinvolti per le discussioni politiche che innescava. Ricordo le discussioni di mio padre, comunista convinto, che teneva testa a un vicino di casa, professore alle scuole medie, fervente democristiano. Discussioni che magari partivano da una quisquilia di paese e approdavano alla politica internazionale, con difese a spada tratta della Russia o dell’America a seconda di chi parlava. Erano comunque discussioni incentrate sul rispetto reciproco, che mai trascendevano e che, quasi sempre, terminavano davanti a un bicchiere di buon vino.
Con l’elezione di Saragat l’intimità della radio, ascoltata in religioso silenzio e in famiglia, venne seriamente messa in crisi da un evento che in “Sa Gruche”, il mio vicinato, era diventato la notizia del giorno: tziu Totoni Carrone aveva la televisione.
60-anni-RaiTziu Totoni (il nonno materno dello scrittore Salvatore Niffoi) era un vicino di casa, minatore in pensione, con il pallino della tecnologia. Una passione che, già pensionato, lo portò a iscriversi alla Scuola Radio Elettra di Torino, una scuola che forniva nozioni di tecnica ed elettrotecnica per corrispondenza .
Ebbene, seguendo i corsi della Radio Elettra e acquistando i pezzi che man mano gli servivano, tziu Totoni era riuscito a costruire il televisore che, per l’appunto, iniziò a funzionare nei giorni dell’elezione di Saragat.
Fu così che tutto il vicinato venne invitato e si riunì a casa di tziu Totoni per assistere all’accensione “ufficiale”, una sorta di ricevimento con tzia Gonaria, la moglie, che offriva caffè alle signore, vino agli uomini e biscotti ai bambini.
E noi bambini tutti lì, seduti in terra in prima fila davanti al televisore in attesa dell’accensione. Prima dell’”apparecchio”, che non aveva ancora la forma finita (molti fili erano ancora all’aria e mancava la scatola esterna) venne acceso il trasformatore che aveva bisogno di un po’ di tempo per riscaldarsi. Fu poi la volta del televisore e sullo schermo si illuminò un piccolo puntino bianco. Per alcuni secondi ci fu un silenzio irreale e poi la TV iniziò a parlare: “Fanfani, Fanfani, Leone, Terracini”. Era la voce stentorea del presidente della Camera Bucciarelli Ducci che leggeva i nomi sulle schede.
Ci furono complimenti, strette di mano e auguri “a bos la godire chin salude”.
E mentre Bucciarelli Ducci continuava a leggere, l’immagine sullo schermo appariva disturbata da una serie di righe orizzontali che deformavano il tutto. Con perizia tecnica, tziu Totoni spiegò che il giorno dopo sarebbe andata meglio dato che avrebbe aggiustato l’orientamento dell’antenna verso il ripetitore di Vadde Urbara in modo da regolare meglio l’immagine.
Fu così che in quei giorni ho potuto assistere, in una sorta di rito di comunità, alle diverse votazioni che portarono all’elezione di Saragat, e fu così che imparai i nomi di quei politici che, nella mia memoria, mai riuscirò a separare dal ricordo di tziu Totoni e del suo “apparecchio”.

xilo via roma171

La casa di Via Roma a Orani in una mia xilografia del 1981.

 

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3 risposte a “Quando venne eletto Saragat

  1. anche io a ogni elezione di un presidente racconto la storia del televisore de ziu Carrone Buciarelli Ducci compreso

    • Caru vrade,
      come si possono dimenticare certi ricordi d’infanzia? il ricordo dei vecchi del vicinato è indelebile, così come le storie che raccontavano nelle sere d’estate, seduti a frescheggiare nel muretto davanti a casa.
      Saludos

  2. Carissimo, ho letto con piacere il tuo commetno sull’elezione di Saragat alla presidenza della Repubblica e, ancora di più, il ricordo di tziu Carrone e della sua “televisione”…
    A proposito di Saragat, un “cameo” (dal Dizionario dei cognomi sardi del Manconi): Giuseppe Saragat era di origini sarde in quanto suo nonno, emigrato in Piemonte, si fece cambiare il cognome da Saragattu a Saragat! In definitiva, sono stati eletti tre Presidenti della Repubblica sardi.
    Un cordiale saluto a te e famiglia.
    Gino Chironi

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