Tra Natale 2012 e Capodanno 2013, ho colto l’occasione per una breve puntata in Sardegna.
Una mattinata a Nuoro mi ha permesso di visitare la mostra di Raffaele Ciceri, allestita nei locali del TRIBU, godendo della specialissima guida di Vanna Fois della casa editrice Ilisso di Nuoro, che ha curato il catalogo della mostra.
Devo dire che una visita al TRIBU vale sempre la pena farla in quanto, oltre alle mostre in corso, è sempre possibile visitare l’esposizione permanente delle opere di Francesco Ciusa.
La mostra delle foto realizzate dal farmacista Ciceri, abbraccia un periodo che parte dai primi anni del ‘900 sino a tutti gli anni ’20. Sono immagini che documentano aspetti sconosciuti della vita nuorese e dei paesi dell’interno e che testimoniano la grande passione di Ciceri, oltre al suo notevole bagaglio tecnico.
Le foto, infatti, erano realizzate con un apposito apparecchio in grado di ottenere l’effetto tridimensionale. La cosa è stata ovviamente sfruttata dai curatori della mostra che hanno predisposto appositi pannelli da visionare con occhialini tridimensionali, in grado di simulare, se ci si sposta, addirittura effetti di movimento delle immagini. Tra le tante foto di Ciceri, un discreto nucleo riguarda Orani, con bellissime immagini di un ballo sardo in Piazza santa Croce, scene di una processione e una straordinaria documentazione fotografica su com’era la sala consiliare di Orani, affrescata dal pittore Mario Delitala antecedentemente alla prima guerra mondiale.
Approfittando della presenza dell’amico Marco Peri, ho continuato il tour nuorese e ho visitato la mostra/performance fotografica dell’artista Gianluca Vassallo, organizzata dall’Associazione Culturale Madriche presso l’ex Casa Sulis, nelle adiacenze di P.zza Su Connottu. I frequentatori della mostra vengono ritratti da Vassallo con uno scatto ravvicinato che ne esaspera tratti e dettagli. Le foto vengono stampate ed esposte in una performance in itinere, destinata a prolungarsi all’infinito. I risultati delle foto sono alquanto “inquietanti” ma testimoniano l’inquietudine generale che caratterizza il nostro mondo di individui e i nostri tempi. Ovviamente anche il mio ritratto è finito tra quelli esposti!
http://www.comune.nuoro.it/index.php/Cultura_e_Sport/Appuntamenti/5780/Pubblico_-_Individuo/Cosa_Pubblica/Pubblici_Individui_del_fotografo_Gianluca_Vassallo.htm
Per concludere la giornata nuorese (grazie anche di una splendida giornata di sole), ci siamo recati verso la chiesa della Solitudine per ammirare l’installazione dell’artista Maria Lai, dedicata a Grazia Deledda.
Devo dire che la situazione che si è presentata è stata, a dir poco, imbarazzante: sull’opera di Maria Lai, infatti, campeggiava un cartello con la scritta “Questo monumento (?) di cemento armato sorge su terreno di proprietà privata occupato abusivamente dal Comune di Nuoro. E il Sindaco? Fa lo gnorri e … se ne frega”.
Una situazione umiliante per l’opera di Maria Lai che, sicuramente, non ha bisogno di essere coinvolta in beghe o dispute amministrative.
Una situazione umiliante per la città di Nuoro che, nel momento in cui attraverso i suoi amministratori ha deciso di “onorare” Grazia Deledda con un’opera di Maria Lai, dovrebbe aver appurato la disponibilità del sito dove installare l’opera.
E’ una situazione che l’amministrazione (sindaco in testa) deve rapidamente affrontare e risolvere, per dare il giusto risalto all’opera dell’artista Maria Lai, che deve essere portatrice solo di messaggi positivi e culturalmente alti, e non di meschine e burocratiche dispute paesane.