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Quando facevamo “Veleno”

veleno 01VELENO COPERTINA 1VELENO COPERTINA 21980. Ennio Bazzoni, che ora svolge le funzioni di Direttore Editoriale della Casa Editrice Nardini, aveva già il pallino dell’editoria. Fu lui, radicale convinto, che mi parlò di “Veleno”, periodico libertario in fase di gestazione. Mi disse: “perché non ci dai le tue vignette da pubblicare”.
Fu così che partecipai alle riunioni di redazione dove veniva discussa “la linea” da veleno 02dare alla rivista. Di quelle riunioni ho ritrovato un vecchio taccuino con schizzi a matita e a penna che ritraggono alcuni dei protagonisti di quell’esperienza: Emilio, Milena, Vincenzo, Rossana, Massimo, Antonio e altri.
Il primo numero di “Veleno” (ancora in attesa di registrazione) uscì a dicembre del 1980. Direttore responsabile, che prestava la sua firma, era il mitico Pio Baldelli, docente di Storia del Cinema a Magistero e già direttore di Lotta Continua nei primi anni Settanta, ai tempi del veleno 03processo contro Valpreda. In prima pagina una bella veleno 05intervista a Leonardo Sciascia sul Caso Moro e, a piè di pagina, una delle mie strisce della serie “AUT.OP.”, che avevano come personaggi una serie di sfigati, reduci dai movimenti studenteschi del ’77, e che prendevano di mira le granitiche convinzioni dell’ala movimentista della sinistra estrema.
I personaggi di “AUT.OP.” erano nati come striscia che avevo proposto al quotidiano La Città, che allora si stampava a Firenze, e che la redazione aveva rifiutato temendo ritorsioni da quel movimento un po’ estremista, legato all’autonomia operaia.

Sta di fatto che le vignette di “AUT.OP.” furono pubblicate sul primo numero di “Veleno” e non ci fu nessuna ritorsione … forse perche il giornale venne diffuso in poche decine di copie, visto che le capacità distributive del gruppoVELENO DI MEREU non erano proprio tra le migliori. Ricordo che in tutto il centro storico di Firenze “Veleno” si trovava solo nell’edicola di Via dei Servi, gestita da un amico di qualcuno della redazione.
Con il secondo numero, uscito a gennaio del 1981 la mia collaborazione diventò “strutturata” con, addirittura, una pagina intera (“Il Veleno di Mereu”) dedicata alle mie vignette che, in quel caso, prendevano di mira l’allora presidente del consiglio Arnaldo Forlani. Di quel numero ideai anche la copertina, con una bottiglia che conteneva la testata “Veleno”, stillato a piccole gocce a formare il fondo bianco che conteneva il sommario del giornale.
Nell’interno un articolo di Pio Baldelli sulla stampa e l’informazione e un intervista a Giuliano Zincone, direttore del quotidiano Il Lavoro di Genova. Tra gli altri anche un articolo di Ennio Bazzoni sui pastori sardi
Il terzo numero, che doveva essere dedicato al problema della casa, non vide mai la luce e tra i miei schizzi rimane quello della copertina, caratterizzata da una selva di gru che si stagliavano sul fondo nero.
Quella di “Veleno” fu un’esperienza brevissima, fatta di due numeri pubblicati e di una decina di riunioni dove, in maniera animata e spesso contrastata, un gruppo di giovani cercava di dare un piccolo contributo per un mondo migliore. Forse non ci siamo riusciti, ma di quell’esperienza rimangono in piedi sicuramente delle belle amicizie e un ricordo tutto sommato positivo.veleno 04