Di Giuseppe Dessì nel corso del 2009 è stato scritto di tutto e di più, visto che ricorreva il centenario della nascita. Nato a Cagliari nel 1909, Dessì era rimasto sempre molto legato a Villacidro, patria della sua famiglia d’origine, dove egli visse gran parte dell’infanzia e dell’adolescenza.
Dopo un periodo inquieto vissuto tra Cagliari e Pisa, Dessì dal 1939 al 1941 è insegnante a Ferrara. In questo periodo avrà l’opportunità di incontrare e conoscere numerosi artisti e intellettuali instaurando solidi rapporti d’amicizia.
Risale a questo periodo la conoscenza con Gianfranco Contini e Giorgio Bassani, destinata a durare tutta la vita. Il legame con Dessì è sottolineato dallo stesso Bassani che, nel 1999, scrive “L’incontro con … Giuseppe Dessì … , il rapporto amichevole, totale, che ne nacque, è stato per me un’esperienza decisiva dal punto di vista psicologico … non sarebbe stato possibile diventare antifascista senza di loro, per uno come me che ha avuto la rivelazione dell’antifascismo come scelta essenzialmente morale”.
In un filmato della Mediateca di Roma è possibile rivedere la proclamazione del Premio Strega 1972 che, per l’appunto, venne assegnato dalla giuria presieduta da Giorgio Bassani proprio a Giuseppe Dessì per il libro “Paese d’Ombre”.
A riprova ulteriore del legame d’amicizia, la copia di “Paese d’Ombre” in mio possesso, nella prima carta bianca, riporta una dedica di Dessì a Paolo Bassani, fratello di Giorgio: “A Paolo Bassani molto cordialmente”, scriveva Dessì nell’aprile 1972, tre mesi prima della definizione del Premio Strega.
Autoritratto, 1977
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la tua capacità di far parlare i libri ed intrecciare le loro storie con quelle di chi li ha scritti e di chi li ha posseduti è sempre straordinaria…tutti i biliotecari che studiano appunto le biblioteche d’autore dovrebbero passare dalla tua esperienza!
Il fatto, cara Silvia, e che io i libri, i miei libri, li amo. E come tutti gli amanti, li coccolo, li accarezzo, li guardo, li vivo. Condivido le loro storie, non solo quelle scritte nelle pagine, ma anche quelle accennate, nascoste tra le righe. Ebbene si, lo ammetto, sono un bibliofilo ….. e me ne vanto!!